A volte, nonostante l’attenzione all’alimentazione e allo stile di vita, le feci diventano più dure del solito e più difficili da espellere. Si tratta di un disturbo molto comune, che può verificarsi all’improvviso, senza preavviso, generando ansia, disagio, talvolta anche vergogna.
Le cause possono essere diverse e possono essere affrontate con semplici cambiamenti delle abitudini quotidiane, modificando lo stile di vita.
Una delle possibili cause delle feci difficili da espellere o dei sintomi della stitichezza è la sedentarietà. Facendo poco esercizio fisico, anche il nostro intestino rallenta: i muscoli addominali e intestinali sono meno attivi, e il transito delle feci diventa più lento. Questo comporta un maggiore assorbimento di acqua da parte dell’intestino e, di conseguenza, le feci diventano dure e più difficili da espellere.
Una idratazione inadeguata o insufficiente può avere lo stesso effetto. Se non si beve abbastanza, l’organismo tende a utilizzare l’acqua “disponibile”, sottraendola alle feci, rendendole dure e difficili da espellere.
Anche uno scarso apporto di fibre può essere un fattore scatenante la stitichezza. Le fibre, infatti, aiutano le feci a trattenere l’acqua, rendendole più voluminose, più morbide e facili da espellere. Una dieta povera di fibre, invece, riduce il volume e la morbidezza delle feci. Per ridurre i sintomi della stitichezza, quindi, è fondamentale integrare la propria dieta con alimenti ricchi di fibra, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi.
Ci sono, però, altre cause meno semplici da controllare: ad esempio, l’impatto che l’ansia e lo stress possono avere sulla salute gastrointestinale. In particolare, periodi molto intensi – fisicamente o emotivamente – possono indurre l’organismo ad alterare la funzionalità dell’intestino, contribuendo alla comparsa di stitichezza.
Infine, alcuni farmaci possono dare luogo, tra gli effetti collaterali, a feci difficili da espellere o sintomi di stitichezza. In particolare, i farmaci antidolorifici a base di oppioidi, alcuni antidepressivi, gli antiacidi, gli antispastici, i diuretici e gli integratori di ferro possono rallentare il transito intestinale, provocando la stitichezza. In questi casi i disturbi possono essere più difficili da gestire, soprattutto se i farmaci fanno parte di una terapia per una patologia cronica; perciò è opportuno rivolgersi al proprio medico, per trovare la soluzione più adatta al singolo caso.